Horm Stories #48
“Il cioccolato è la medicina degli dèi”, dicevano gli antichi. E forse, non avevano poi così torto. C’è qualcosa di profondamente evocativo nel cioccolato: un semplice morso e il mondo sembra rallentare.
Ma pochi sanno che questa dolcezza ha radici molto più antiche e misteriose di quanto immaginiamo. Già tremila anni fa, le civiltà mesoamericane come i Maya e gli Aztechi utilizzavano i semi di cacao come moneta e li consideravano un dono degli dèi. La bevanda amara che ne ricavavano – chiamata xocolatl – era consumata nei riti religiosi e riservata a re e guerrieri.

Quando il cacao giunse in Europa nel XVI secolo, grazie agli esploratori spagnoli, divenne subito un simbolo di lusso e raffinatezza.
Nel XVI secolo, il botanico svedese Carl Linnaeus ne consacrò il valore chiamandolo Theobroma cacao – che in greco significa proprio “cibo degli dèi”. E ancora oggi la scienza moderna ne conferma le virtù: antiossidanti, flavonoidi, anandamide e serotonina… un piccolo miracolo che accende i sensi e ristora lo spirito.

Immaginate allora un luogo dove questa antica alchimia prende forma ogni giorno.
Un luogo dove il tempo si addolcisce, dove i pensieri si fanno più leggeri e il cacao torna a essere protagonista assoluto, come nei rituali sacri di un tempo. Nel cuore pulsante di Madinat al-Kuwait, esiste davvero questo posto: The Chocolate Bar, un angolo di quiete vibrante dove ogni dessert è un omaggio al cioccolato in tutte le sue forme.
È qui che entra in scena La Dina, la sedia firmata da Luca Nichetto per Casamania.

Con le sue forme archetipiche e quel dettaglio traforato nello schienale che richiama le antiche sedute alpine, La Dina evoca una memoria collettiva fatta di rifugi in legno, stufe accese e convivialità sincera. Un design che non urla, ma accoglie. E in un luogo dove ogni tavolo diventa un altare del gusto, questa sedia rappresenta il perfetto equilibrio tra funzionalità e calore. La sua struttura in legno massello, disponibile in diverse finiture naturali, aggiunge un tocco di comfort visivo e tattile, sposandosi armoniosamente con l’identità del locale.
Alla fine, forse è vero: non c’è problema al mondo che non possa essere risolto da un po’ di cioccolato. O da una sedia che ti fa sentire, semplicemente, nel posto giusto.
